Giuseppe Mascarello

Una storia lunga un secolo e mezzo

I componenti della famiglia Giuseppe Mascarello si occupano di viticoltura da oltre un secolo e mezzo, dapprima come massari della marchesa Giulia Colbert Faletti di Barolo, nella conduzione della Cascina Manescotto in Comune di La Morra, quindi, verso la fine del 1800, in proprio.

Il Nebbiolo è da tempo immemorabile il vitigno simbolo ed il più pregiato della viticoltura della Langa albese e, quando trova il giusto connubio con un terroir di grande vocazione sa esprimersi a livelli sublimi in un vino, di spiccata personalità, intensità dei profumi, grandi tannini vellutati e possibilità di grande evoluzione e tenuta nel tempo.

La famiglia Mascarello ha in proprietà circa 15 ettari di vigneto tutti situati nella zona del Barolo. Di alcuni come il MONPRIVATO si può dire che facciano ormai parte della sua storia, di altri invece Mauro ha acquistato prima le uve e poi, vista la qualità, ha cercato ed è riuscito ad entrarne in possesso.

La zona del Barolo le due valli: Valle di Barolo e la Valle di Serralunga; con i vigneti ad alta vocazione in base alla composizione del terreno, la conformazione, l’esposizione, il micro-clima, di comprovata importanza storica e tradizione secolare.

 

VIGNETO VILLERO


SITO: CASTIGLIONE FALLETTO al centro della zona del barolo, Foglio di Mappa 2
PROPRIETA’: Famiglia MASCARELLO dal 1985
SUPERFICIE: 0.62.00 Ha
ALTITUDINE: 280 m sul livello del mare
ESPOSIZIONE: SUD-OVEST
TERRENO: Argilloso-sabbioso, calcareo, composto da marne grigie, argille brune e sabbie grigie di origine marina
VITIGNI IMPIANTATI: Nebbiolo piantato nel 1988.

Barolo DOCG Villero

Varietà di uva: Nebbiolo 100%
Vigneto di provenienza: Sottozona Villero, in comune di Castiglione Falletto (CN).
Periodo di raccolta: Verso la metà di Ottobre.
Vinificazione: Nostre uve selezionate, fermentazione tradizionale 16/22 gg. a cappello emerso. Il vino viene successivamente affinato in botti di media capacità di rovere di Slavonia per circa 30 mesi.
Durata prevista: 15/20 anni.
Messa in commercio: Dopo quattro anni dalla vendemmia.
Esame organolettico:
Colore: Rosso granato
Profumo: Floreale e fruttato, grande finezza di aromi
Sapore: Approccio setoso al palato, buon equilibrio.
Tipo bottiglia: Albeisa
Note particolari: Servire a 18° circa
Conservazione: Bottiglia coricata, al riparo dalla luce e dagli sbalzi di temperatura.
Abbinamento gastronomico: Carni rosse in genere, cacciagione, formaggi stagionati.

VIGNETO S. STEFANO DI PERNO


SITO: MONFORTE d’ALBA frazione PERNO, Foglio di Mappa 2 della sezione Perno
PROPRIETA’: Famiglia Mascarello dal 1989
SUPERFICIE: 1.69.72 Ha
ALTITUDINE: 300 m sul livello del mare
ESPOSIZIONE: OVEST-SUD-OVEST
TERRENO: Argilloso-sabbioso, calcareo, composto da argille brune e sabbie grigie di origine marina
VITIGNI IMPIANTATI: Nebbiolo 15%;
Barbera 60% in parte piantato nel 1994;
Dolcetto 25% piantato nel 1994.

Dolcetto d’Alba DOC Vigna Santo Stefano di Perno

Varietà di uva: Dolcetto 100%
Vigneto di provenienza: Frazione Perno in Monforte D’Alba (CN) Vigna Santo Stefano.
Periodo di raccolta: Metà di Settembre.
Vinificazione: Fermentazione tradizionale a cappello emerso per 6/7 gg. e temperatura controllata con nostre uve selezionate e diradate. Si stabilizza in cemento per 6-8 mesi.
Durata prevista: 4/5 anni.
Messa in commercio: Un anno dopo la vendemmia.
Esame organolettico:
Colore: Rosso rubino intenso
Profumo: Vinoso, intenso, gradevolmente fruttato, con sentori floreali
Sapore: Asciutto, un bel corpo, amarognolo, elegante, tipico.
Tipo bottiglia: Albeisa
Note particolari: Servire a 16/18°.
Conservazione: Bottiglia coricata, al riparo dalla luce e dagli sbalzi di temperatura.
Abbinamento gastronomico: E’ un vino da tutto pasto, consigliato su carni bianche, minestre, primi piatti.

VIGNETO MONPRIVATO


SITO: CASTIGLIONE FALLETTO al centro della zona del Barolo, Foglio di Mappa 4
PROPRIETA’: Famiglia MASCARELLO dal 1904
SUPERFICIE: 6.13.12 Ha
ALTITUDINE: 280 m sul livello del mare
ESPOSIZIONE: SUD-OVEST
TERRENO: Limoso, calcareo, ricco di calcare attivo, composto da marne grigio-azzurre di formazione marina di origine Miocenica del tipo Elveziano dell’era ternaria
CONFORMAZIONE: Libero da ostacoli circostanti, riceve i raggi del sole durante tutto il decorso della giornata
SUDDIVISIONI: Cascina Mascarello (Cà d’Morissio in Piemontese) Cascina Mirasole
VITIGNI IMPIANTATI: NEBBIOLO per tutta la superficie piantato in epoche diverse dagli anni ’60 al 1996
NOTE PARTICOLARI: Vigneto storico come documentano antichi archivi catastali del 1666, elencato dall’Enot. Renato Ratti come uno degli undici vigneti storici di prima categoria della zona del Barolo.

Barolo DOCG Monprivato

Varietà di uva: Nebbiolo 100% (biotipo Michet).
Vigneto di provenienza: Sottozona Monprivato®, in comune di Castiglione Falletto (CN).
Periodo di raccolta: Verso la metà di Ottobre.
Vinificazione: Nostre uve selezionate dopo diradamento estivo, fermentazione tradizionale 20/26 gg. a cappello emerso. Il vino viene successivamente affinato in botti di media capacità di rovere di Slavonia per circa 40 mesi.
Durata prevista: 25/30 anni.
Messa in commercio: Dopo sei o sette anni dalla vendemmia.
Esame organolettico:
Colore: Rosso granata con riflessi aranciati
Profumo: Complesso, molto fruttato, elegante, intenso, speziato, con note floreali
Sapore: Ottimo corpo con nerbo e stoffa, austero, maschile, lungo, pieno.
Tipo bottiglia: Albeisa
Note particolari: Servire a 18° circa
Conservazione: Bottiglia coricata, al riparo dalla luce e dagli sbalzi di temperatura.
Abbinamento gastronomico: Carni rosse in genere, cacciagione, formaggi stagionati.

Il Barolo Il Monprivato viene imbottigliato, fregiandosi di un’etichetta d’autore numerata, esclusivamente nelle annate eccezionali ed ottime. Le annate giudicate non all’altezza di questo elevatissimo standard qualitativo confluiscono nel Barolo normale, quelle inferiori a Nebbiolo Langhe.

“CA D’MORISSIO”

E' una selezione massale avviata agli inizi degli anni Ottanta su un vecchio clone di Nebbiolo, varietà Michét, esistente all’interno del vigneto MONPRIVATO, a sua volta derivante da una precedente selezione, operata dal padre Giuseppe alla fine degli anni 1950, su un clone di Michét piantato dal nonno  Maurizio nei primi anni 1920. Un clone di Michét lungamente acclimatato nel particolare terroir e microclima del vigneto MONPRIVATO, grazie ad una permanenza in loco di oltre mezzo secolo.

Vi lasciamo all'articolo sulla storia di questa selezione scritto direttamente dalla cantina.